La nostra storia

La storia del Castello di Lurano

La storia del Castello di Lurano si intreccia con quella della località omonima, sita nella media pianura bergamasca, territorio ricco di acque e favorevole alle coltivazioni e all’allevamento del bestiame. Reperti archeologici attestano il popolamento sin da epoca romana.

Con buona probabilità le prime strutture difensive in Lurano vennero edificate nell’Alto Medioevo, come recinto fortificato entro cui gli abitanti delle case sparse nel contado si rifugiavano in caso di pericolo. Il primo documento fino a oggi conosciuto cita la presenza del Castello di Lurano nel 1216. Vari altri documenti testimoniano l’esistenza sia del Castello che di varie torri e di un fossato in epoca trecentesca e quattrocentesca. Numerose vicende storiche si succedettero durante i secoli.

Nel 1407 il Castello venne venne assediato e poi incendiato da Jacopo dal Verme durante le lotte con Pandolfo Malatesta.
Vero e proprio borgo fortificato, il Castello mantenne per molti secoli la sua caratteristica di presidio territoriale, determinato dalla vicinanza del Fosso Bergamasco che nella prima metà del Quattrocento diventa confine tra lo Stato di Milano e la Repubblica di Venezia.

La famiglia Secco Suardo

Precedentemente proprietà di importanti famiglie bergamasche tra cui i Bonghi e gli Agliardi, il Castello viene acquisito nel XV secolo dalla famiglia Secco, feudatari della Calciana Inferiore e signori di Caravaggio.
Socino II Secco nel 1483 incarica l’architetto militare Venturino Moroni di eseguire importanti opere in occasione del suo matrimonio con Sara Bonghi, figlia del giureconsulto della città di Bergamo. Alla fine del XV secolo il settore orientale viene venduto all’Ospedale di San Marco di Bergamo.

Nel 1517 Socino II Secco, a seguito del matrimonio di sua figlia Maria, con Ludovico Suardo, dona al nipote Marco Antonio Suardo tutta la proprietà di Lurano con la clausola di unire i due cognomi Secco e Suardo.

Da allora il Castello è stato una delle residenze principali della famiglia Secco Suardo che, attraverso le varie generazioni ha continuato ad abitarci e a lasciarvi i segni e le testimonianze delle diverse vicende storiche, professionali e personali.

Nella prima parte del XVII secolo il Castello è teatro delle lotte tra Galeazzo Secco Suardo e Bernardino Visconti; al secondo si ispirò Alessandro Manzoni per il personaggio dell’ “Innominato”.
Nel Settecento, per opera di Gerolamo Secco Suardo, viene realizzato il primo Orto Botanico della provincia di Bergamo con oltre duemila specie vegetali.

Nell’Ottocento è residenza e laboratorio di Giovanni Secco Suardo, figura storica di riferimento del restauro italiano.
Dal 1991 nel Castello di Lurano ha sede il Centro Studi e Ricerche sulla conservazione e restauro del patrimonio culturale, intitolato a Giovanni Secco Suardo, e l’Archivio Storico Nazionale dei Restauratori Italiani.

Il Castello è a tutt’oggi residenza della famiglia Secco Suardo.