Il Castello di Lurano

Il Castello di Lurano “Secco Suardo”

Oggi il Castello di Lurano Secco Suardo si presenta come un insieme articolato di corpi edilizi sviluppati attorno alla corte interna a pianta rettangolare. Agli edifici principali se ne affiancano altri, che circondano il complesso e che sono collegati direttamente al corpo centrale.

Da un punto di vista planimetrico, la parte principale dell’edificio conserva una struttura architettonica databile al XV secolo, caratterizzata dalla presenza di una torre e di un portico con volte a crociera.

Sul fronte Ovest, lungo via Mazzini, si apre il portone di uno degli ingressi al complesso. Questo affaccia sul giardino e sul Castello, e favorisce l’accesso alla seicentesca cappella gentilizia. In essa si conservano varie lapidi tra le quali quella del sarcofago di Alberico Suardo. Databile al 1309, è un raro esempio di altorilievo equestre, attribuito a uno dei Maestri Campionesi. Un’altra lapide qui conservata attira immediatamente l’attenzione del visitatore, e prende il nome di lapide dell’arca di Baldino e Teutaldo.

Sul fronte esterno della cappella, sormontano l’ingresso almeno altre due opere d’arte; si tratta dell’interessante affresco di Madonna con Santi e di una classica serliana che garantisce la luce nella cappella.

Il Giardino

Alla fine del Settecento il giardino è stato trasformato in Orto Botanico da Gerolamo Secco Suardo, appassionato cultore delle discipline naturalistiche. Ancora oggi il giardino conserva alcune rare e preziose specie di alberi e piante. 

Il Piano terreno

Rimanendo al piano terreno, direttamente dall’ingresso si accede a tre sale con pareti e volte a crociera interamente decorate; una di queste è adibita a sala da pranzo. Le rimanenti due sale, denominate “sala gialla” e “sala verde”, presentano decorazioni neoclassiche e fungono da locali soggiorno. Da qui si passa al “salone delle baccanti”, luminoso e allegro, aperto da un lato sul giardino e dall’altro sulla corte interna. Le pareti sono stuccate a marmo con al centro raffigurazioni di fanciulle danzanti, mentre sulla volta si apprezzano decorazioni antropomorfe e floreali.

Contigui al “salone delle baccanti” si trovano i locali destinati agli archivi. Da questi, si accede poi all’archivio storico, vero e proprio scrigno di sapere dell’intera struttura. Qui è infatti conservata la quasi totalità dei documenti relativi alla famiglia e al territorio.

Il Primo piano

Salendo per la scala principale si arriva al primo piano, dove si è accolti da un vasto locale galleria illuminato da quattro grandi finestre che si affacciano sul giardino.

Sulla galleria si aprono le porte che conducono alle altre stanze del primo piano. La prima immette in un salotto. È la “sala cinese”, che vanta decorazioni del XVIII e XIX secolo distribuite su pareti a pannelli e soffitto a doghe decorato. Da questa stanza si accede a vari altri ambienti storici tra i quali l’alcova, prezioso esempio di architettura degli interni settecentesca con le sue decorazioni attribuite al Galliari. La parte più interna della stanza è separata dalla zona prospiciente la finestra da una struttura che, a mo’ di quinta teatrale, si presenta come il frontone di una loggia a tre arcate, con i due archi laterali, più bassi, chiusi da una graziosa ringhiera, come di balcone.

Altri ambienti del Castello

Un altro corpo di tre piani, denominato “ala nord”, si sviluppa ad angolo retto rispetto al portico.

Oltre a una grande sala che dà sul giardino, al piano terreno è ubicato un vasto locale del Cinquecento adibito a cucine del Castello e comprendente camino e fuochi in pietra. Da qui, una scala a chiocciola dà l’accesso prima a un mezzanino, poi al primo piano. Questa zona si sviluppa su un’interessante pianta di plausibile influenza veneziana, ed è caratterizzata da un lungo e vasto salone centrale con camino. Il salone si schiude a sua volta su una loggia aperta che affaccia sul giardino del lato Nord.

Tutto il complesso poggia su una vasta e ramificata rete di sotterranei e gallerie; alcune risultano tutt’oggi chiuse e non ancora esplorate. Architettonicamente, le gallerie presentano volte a botte e varie bocche di lupo, probabili indizi di un diverso livello dell’abitato in epoche antiche.

Il Castello di Lurano oggi

Grazie all’unicità dei suoi ambienti e alla ricercatezza delle architetture che è in grado di vantare, il Castello di Lurano è una Dimora Storica certificata, listata nel portale Dimore Storiche Italiane

Il Castello è tutt’ora residenza della famiglia Secco Suardo. Fra i suoi spazi, ospita la sede dell’Associazione Giovanni Secco Suardo che contempla la biblioteca, il centro studi e la banca dati dell’Archivio Storico Nazionale dei Restauratori Italiani. All’interno del complesso opera anche il Comitato per il Castello di Lurano, la figura che coordina l’organizzazione delle visite guidate, delle attività con le scuole, dei concerti e delle manifestazioni culturali che hanno luogo all’interno del complesso.

Il Castello di Lurano è luogo ideale per organizzare eventi e ricevimenti. Ogni esperienza vissuta al suo interno è un vero e proprio tuffo nel passato, che permette a ospiti e visitatori di intraprendere un viaggio nel tempo che affonda le sue radici fino al medioevo.